Definire il dolore



L’International Association for the Study of Pain (IASP)  definisce così il dolore: “un’esperienza sensoriale ed emotiva spiacevole associata a un danno reale o potenziale del tessuto, o descritta con riferimento a tale danno”
Tale definizione da un punto di vista filosofico ha un difetto: la circolarità. Dire “spiacevole” e dire “dolorosa” è dire più o meno la stessa cosa. Cosa rende il dolore “spiacevole”? E cosa significa “spiacevole”?
Anche la definizione di Tiengo contiene (meglio celata) una circolarità: Il dolore è lo stato mentale associato all’attivazione dei circuiti della nocicezione cosciente (Tiengo, 2006). Laddove “nocicezione” non significa altro che “percezione del dolore”.
Io propongo piuttosto questa definizione:
Il dolore è una sensazione corporea associata a un pensiero volitivo evitante.
Qualunque sensazione corporea associata al pensiero “questa sensazione deve essere eliminata” è una sensazione dolorosa.
     Come si vede quindi, essendo formato da questi due atomi mentali (sensazione corporea e pensiero), il dolore è un sottoinsieme delle emozioni.

                Davide Corvi, 12/7/2020

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